
La situazione della nottata precedente migliora e la folte nube bianca che si estendeva per tutta la valle si è dissolta. Ma come mi ha detto la negoziante a Francavilla si tratta di una costante in estate, specie quando gli incendi sono stati appena spenti.
Quindi, cosa può rendere un inizio di mattinata normale in uno super?
Fare colazione all'aria aperta e in un posto panoramico. Nel mio caso il tutto si trova a una ventina di passi o forse meno dalla mia stanza. Perché non approfittarne?
In più mi attende una giornata di cammino piacevole con una costante discesa per strade non molto trafficate, spesso all'ombra e con la destinazione finale sempre a tiro d'occhio. Undici chilometri circa.
Seguo le vecchie strade provinciali in molte tappe di questo coast to coast. Sono meno utilizzate delle altre e il paesaggio che si osserva è dolce, come l'avvicinarsi alla destinazione prefissata. Oggi è Senise. Ho già una vaga idea di dove potrei fermarmi per la notte. Però prima di tutto bisogna arrivare. Quindi dopo la colazione e un salto nella tabaccheria di paese inizio a mettere i primi passi sotto i piedi in quella direzione.
Per il secondo giorno consecutivo incontro altri due ragazzi con lo zaino in spalla. Appena due tornanti dopo essere uscito da Chiaromonte. Difficile solo salutarli o ignorarli in quanto non ho incontrato per ora molti viaggiatori lungo il percorso. Anzi, a contarli, solo quattro fino a questo preciso istante. Curiosità e domande nascono spontanee, anche se alla fine non dialoghiamo molto. Per lo più ci scambiamo informazioni e sensazioni su quanto vissuto nella rispettiva esperienza. Ho il tempo di scoprire che sono bolognesi e stanno percorrendo il coast to coast, ma in direzione contraria alla mia. Dallo Ionio al Tirreno. Sono sorpresi come tanti dal fatto che stia camminando da solo. In effetti le persone conosciute finora mi hanno detto di aver visto spesso gruppi, ma raramente qualcuno in solitaria. Ciò rende quello che sto facendo ancor più speciale per me. So che arriverà una parte più sociale del viaggio e magari un compagno di camminata. Ma al momento mi trovo dentro a una fase più spirituale ed è quello di cui necessitavamo io e la mia anima.
Passano cinque minuti e ci salutiamo.
Una volta fuori dal paese la strada si snoda in un lungo rettilineo fino al bivio Francavilla-Senise alla fine del quale mi immetto in un viale alberato. Da qui in poi assaporerò passo dopo passo l'arrivo tramite una strada secondaria, spesso ombreggiata, che segue la sinuosità della conformazione montuosa. E molto gradevole da percorrere, per la presenza di numerosi tornanti che accompagnano verso la destinazione odierna.
Camminare in queste condizioni è piacevole e al tempo stesso permette di affinare i sensi. Vista, udito, olfatto, gusto e tatto sono sempre coinvolti. Macchine (poche), odori e rumori. E in modo diverso da come si è abituati, specie se si vive in ambienti molto popolati e inquinati come il sottoscritto. Bastone alla mano e un buon passo mi portano a Senise in circa 3 ore, dove entro passando per la piccola zona industriale all'ingresso del paese.
Approfitto di essere arrivato a un'ora buona per pranzare e mi infilo in un bar che dovrebbe essere poco distante dalla sistemazione. Finisco a parlare con un ragazzo che si sta dissetando nel tavolo a fianco del mio e da lui ho la conferma che lì vicino si trova la Pensione Aurora, l'opzione che avevo considerato il giorno prima. Si offre di accompagnarmi conoscendo sia struttura che proprietario. E proprio quest'ultimo una volta arrivati, non appena scendo dall'auto nota il bastone ed esclama:
"È arrivato Mosè!".
La cosa fa parecchio ridere i presenti, me compreso. E salterà fuori spesso durante questo breve soggiorno.
Gli faccio presente che ci siamo sentiti ieri e una volta capito chi sono saliamo stavolta sulla sua macchina, per raggiungere il mio alloggio. La struttura è a due vie da lì e la mia camera si trova al terzo piano. Grazie a ciò anche stasera la vista sarà molto bella. Non un particolare da poco. Addormentarmi in maniera dolce osservando e contemplando il silenzio che regna attorno è una cosa che adoro.
Volendo la pensione ha anche un ristorante mi fa presente Antonio, il proprietario se non ricordo male. È proprio dove ci siamo incontrati. Dopo un'oretta di riposo sono seduto a un tavolo per mangiare.
Da questa cena ricavo un sacco di altre informazioni utili, vista la disponibilità di un ragazzo che lavora lì. Insieme guardiamo le mappe sui telefoni e ipotizziamo quale possa essere la strada migliore da percorrere il giorno successivo. Tra le possibilità c'è quella di attraversare un tratto dove una volta si trovava acqua. Ora non più. Nel frattempo si palesa al tavolo il Signor Antonio che capta il senso della nostra discussione. Lo noto e rivolgendomi verso di lui butto lì una battuta:
"Sarà perché è arrivato Mosè!".
E scateno così a mia volta una risata generale.
Mangio locale e anche molto bene. Sono in forze per una passeggiata serale e quindi raggiungo il centro storico del paese, a dieci minuti da lì.
Mi piace vagare nei paesi dove mi fermo, anche perché incontro spesso delle feste che le popolano. Stasera trovo un concerto in una piccola piazzetta assiepata di gente e poco distante un concorso sul miglior peperone della regione. Scoprendo purtroppo il giorno dopo che quello di Senise è un prodotto Igp, vale a dire di Indicazione Geografica Protetta. Prima del concorso posso gustarmi invece un gruppo musicale che interpreta canzoni popolari. In queste occasioni si fa forte il senso di appartenenza a questa terra e l'energia che si respira è benzina per la mia anima. La gente balla, c'è davvero una bella atmosfera e voglio godermela tutta fino alla fine.
Una volta concluso il tutto mi avvio verso la pensione.
I vicoli sono tanti, uguali ed è facile perdersi. Mi sembra di aver preso la strada da cui sono arrivato ma non ne sono così sicuro. Nel frattempo incontro due signori anch'essi a passeggio e visto che ci sono chiedo come posso riprendere la strada principale. Caso vuole che anche loro puntino in quella direzione e tra una chiacchiera e l'altra decidiamo di camminare assieme. Ne nasce uno dei più belli scambi di idee in questo mio coast to coast. Parliamo di tante cose. La mia esperienza, i giovani di oggi e il rapporto con la tecnologia, la Basilicata e molto altro. Loro sono di Bari e dato che nella mia idea di ritorno potrebbe esserci l'aereo mi dispensano consigli su come muovermi nel capoluogo di regione pugliese. Oltre a premurarsi di fare attenzione e godere a pieno dell'esperienza ciò che sto vivendo. Ci salutiamo e imbocco la salita verso la pensione rinfrancato da questi ultimi dieci minuti.
In realtà, pensandoci bene, non manca tantissimo al traguardo finale della mia esperienza, considerato che mi trovo a metà del percorso. Ma neanche poco. Domani mi attendono Pietro e San Giorgio Lucano, inseriti nel mio percorso in extremis per spezzare l'arrivo a Valsinni. Col senno di poi posso dire che si rivelerà una scelta davvero azzeccata. E uno spartiacque emotivo tra quanto vissuto finora e quello che mi capiterà nella strada verso Scanzano Jonico.
Il terrazzo della camera è troppo bello per non passare del tempo ascoltando ancora qualche canzone o semplicemente godere del silenzio. Spostando così un po' più in là le lancette dell'orologio. Ma ne vale davvero la pena, anche perché è una situazione in cui mi trovo raramente.
All'ultimo piano e senza il "rumore" visivo delle luci stradali posso ammirare estasiato un bellissimo cielo.
Vorrei vedere anche la prima stella cadente.
Ma anche stasera dovrò attendere domani...




